Racconta di una famiglia che da Israele si trasferisce per il lavoro di Michael, il padre, in California. Lilach, la moglie lo segue volentieri pur rinunciando alla sua carriera in patria, perché spera che l’America sia il luogo giusto dove vivere tranquilli, al riparo dai pericoli del turbolento Stato Israeliano, un posto dove crescere in serenità il loro figlio Adam. Ma la sensazione di essere al sicuro verrà presto incrinata quando un attacco antisemita prima e la misteriosa morte di un ragazzo poi, metteranno a repentaglio la stabilità della famiglia. Il sogno americano di Lilach si trasforma in un incubo.
“Avevo odiato Haifa nell’inverno degli attentati. In qualunque momento una strada nota, illuminata, poteva trasformarsi in una giungla in fiamme. Da quando ci eravamo trasferiti in America, non mi ero mai sentita così.”
Benché siano dall’altra parte del mondo rispetto ad Israele, si rende conto che anche qui, negli Stati Uniti, le persecuzioni razziali sono frequenti e altrettanto minacciose. Inoltre, suo figlio sta crescendo e sembra non essere più la stessa persona, una sensazione comune a tutti i genitori di adolescenti certo, ma Adam è davvero tanto cambiato, il suo disagio è molto preoccupante. Cosa nasconde? È lui il colpevole o è la vittima?
“…essere mamma o papà significa stare sempre in apprensione. Sai, una volta credevo che il più grande mistero della vita fossero i nostri genitori. Oggi penso che il più grande mistero della vita di una persona sono i figli.”
Scopriremo solo nell’avvincente finale se il titolo Dove si nasconde il lupo possa essere una domanda o un’affermazione.
In questo nuovo appassionante thriller psicologico, la bravissima autrice mi ha piacevolmente sorpreso con una prosa fluida, molto scorrevole e avvincente che non ricordavo nel precedente romanzo. L’ho divorato! Ve lo consiglio, certa che vi piacerà e verrà apprezzato soprattutto dalle mamme di figli maschi!