Fiona Maye, è un giudice dell’Alta Corte britannica della Sezione Famiglia, corrispondente al nostro Tribunale dei Minori. Sposata da 35 anni con un professore universitario, senza figli, sta vivendo la sua prima vera crisi matrimoniale. Smarrita ed in evidente difficoltà, si butta ancora più a capofitto nel lavoro, accantonando il problema col marito, troppo doloroso da affrontare. I casi da giudicare sulla sua scrivania sono complessi e richiedono tutta la sua attenzione, uno in particolare, quello del giovane Adam Henry, la massima concentrazione. Il ragazzo è malato di leucemia, necessiterebbe urgentemente di una trasfusione ma egli, sostenuto dai genitori, si oppone perché sono Testimoni di Geova e, per la loro religione, il sangue trasfuso è impuro. L’ospedale, per salvare il ragazzo, impugna la decisione della famiglia e si rivolge al tribunale. Fiona seguendo un’insolita procedura, decide di incontrare Adam, per poter meglio valutare la difficile situazione. Conoscere il ragazzo, commuove l’apparentemente imperturbabile Fiona, provano entrambi un turbamento mai conosciuto, tra la pragmatica giudice e l’idealista moribondo si crea una sorta di magia. Come reagire? A quali forze attingere per superare questo delicatissimo momento? Lo smarrimento di Fiona la agita nel profondo, la costringe a scelte difficili e dolorose. È una donna forte, ragionevole ma a volte i sentimenti possono stravolgere anche le persone più misurate. Ciò che accade dopo è veramente inaspettato, ci lascia senza parole!
Inutile sottolineare la bravura dell’autore nel regalarci la descrizione di un personaggio veramente indimenticabile, reso in maniera impeccabile nel film (sceneggiato dallo stesso Mc Ewan, infatti molto fedele al romanzo) dalla recitazione perfetta dell’attrice inglese Emma Thompson. Elegante, raffinato, garbato, intelligente: ecco gli aggettivi che secondo me, meglio descrivono questo romanzo (ma anche il film) che, raccontandoci e confrontando due persone profondamente diverse, entrambe alle prese con la propria solitudine, ci pone di fronte al dilemma tra fede e ragione, tra scienza e religione, tra la legge degli uomini e quella di Dio, alle domande vitali, esistenziali che tutti prima o poi ci siamo posti. Ci insegna a rispettare le opinioni altrui, ad analizzare e soppesare le diverse posizioni che sempre possono esserci soprattutto in un campo così delicato e difficile come quello dell’etica e ci ricorda che stabilire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato è sempre molto, molto difficile.
Non perdete il film e leggete il libro: vi piacerà!
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