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Mercoledì, 17 Gennaio 2018 17:35

LA GUARDAROBIERA, Patrick McGrath, La Nave di Teseo

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Quando, ad ottobre 2017, ho assistito alla presentazione del romanzo di McGrath, presso la libreria Feltrinelli a Milano, ero stata piacevolmente colpita dalla personalità dell’autore. Mi ricordo di aver pensato che fosse un uomo gradevole, sicuramente molto intelligente, garbato nei modi, interessante…. Ecco, “La guardarobiera” mi ha trasmesso esattamente le stesse sensazioni.

Londra 1947. La città è allo stremo dopo la guerra e i suoi abitanti si arrangiano come possono per cercare di ritornare alla normalità. Joan, la guardarobiera del titolo, rimane improvvisamente vedova. Il marito, Charlie Grice muore in circostanze poco chiare. Entrambi vivono di teatro: lui, attore famoso e stimato, lei capo costumista, esperta e molto richiesta. Anche la loro figlia, Vera, è attrice e, per rimanere in tema, ha sposato un impresario teatrale. Dopo l’improvvisa scomparsa di Grice, il giovane attore Frank Stone ne prende il posto nell’interpretazione di Malvolio, il maggiordomo dell’opera shakespiriana “La dodicesima notte”, per le repliche successive. Quando Joan assiste alla commedia, rimane sbalordita dalla somiglianza dei due uomini e si convince addirittura che il marito sia tornato, come un fantasma, nelle sembianze del giovane Frank. Povera Joan, quante e quali delusioni dovrà sopportare d’ora in poi! Nei giorni del lutto, si fa forza per non soccombere al dolore e si rifugia spesso nella stanza del marito dove, in mezzo alle sue cose, ne percepisce ancora la presenza. Ma frugare negli armadi, spesso non è una buona idea. In mezzo agli abiti appesi, Joan scoprirà infatti, un tremendo segreto riguardo all’uomo col quale ha vissuto per tutta la vita e che credeva di conoscere. Non sarà il suo unico errore: la povera vedova per consolarsi, comincia a frequentare Frank e la loro piccola liaison sarà fonte di ulteriore dolore. Tante amare sconfitte attendono la nostra sfortunata protagonista.

Nonostante la trama non possa essere definita propriamente allegra, è un romanzo che si legge col sorriso sulle labbra, perché l’autore è bravissimo nel narrarci la storia con grazia e delicatezza. Si respira aria di teatro nelle pagine del romanzo, a partire dal narratore che scopriamo man mano essere un gruppo di signore che assistono alla vicenda, quasi fossero un coro. E il finale, nelle ultimissime pagine, è un vero e proprio colpo di scena!

Confermo dunque la prima impressione avuta durante l’incontro con l’autore: La guardarobiera è un romanzo piacevole, intelligente, molto scorrevole, insomma da leggere!

 

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Letto 1270 volte Ultima modifica il Lunedì, 21 Giugno 2021 10:24

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