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Mercoledì, 12 Luglio 2017 13:48

LA PIU' AMATA, Teresa Ciabatti, Mondadori

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Teresa Ciabatti con “La più amata”, un’autobiografia scritta per comprendere meglio la sua famiglia e soprattutto il padre Lorenzo, avrebbe secondo me meritato di vincere il premio Strega 2017 (senza nulla togliere a Paolo Cognetti, naturalmente). È un libro che mi ha spiazzato, lasciandomi più volte sconcertata, e ora spiego perché.

L’autrice ci racconta della sua famiglia: il padre, Lorenzo Ciabatti, medico, specializzato negli Stati Uniti, diventa primario dell’ospedale di Orbetello negli anni ‘70, ‘80. Discende da una ricca famiglia toscana, con svariate proprietà immobiliari a Grosseto e dintorni. La madre, Francesca Fabiani è romana, di umili origini, medico anestesista, un po’ alternativa. I due si sposano e avranno Teresa e Gianni, gemelli. Fin qui, dunque, niente di eccezionale e mentre leggevo, mi ponevo la prima domanda riguardo al romanzo: e allora? Davvero mi interessa la storia della famiglia Ciabatti? Teresa da bambina è abbastanza antipatica: il padre diventa un pezzo grosso, oltre alla consistente ricchezza, acquista fama e potere, garantisce alla famiglia un’esistenza lussuosa, vestiti, auto, gioielli, villa con piscina (e bunker!), ovvio che i figli, soprattutto la capricciosa Teresa, crescano viziati ed esigenti. Ma ecco che nel racconto cominciano ad apparire personaggi della recente storia italiana, l’autrice descrive un periodo che mi ricordo e ritrovo nella mia memoria di ragazzina. Proseguo la lettura, rispondendomi: sì, mi interessa, voglio scoprire anch’io chi era Lorenzo Ciabatti di cui però non ho mai sentito parlare. E infatti, nessun avvenimento della sua vita avrà diritto di cronaca, nemmeno il rapimento che subisce. Pare avesse relazioni di lavoro o personali con personaggi importanti dell’epoca (vengono nominati Licio Gelli, Amintore Fanfani, Umberto Veronesi, Johnson II) ma rimangono sullo sfondo, incontri mai confermati nel romanzo da fatti o eventi precisi. E allora, anche noi cominciamo a chiederci: ma chi era Lorenzo Ciabatti?

Teresa diventa adolescente e i suoi problemi coi genitori (la cui relazione inizia a traballare) e con se stessa si amplificano, esattamente come succede a tutti i ragazzi di quell’età. E qui, di nuovo, mi trovo a pensare che forse il romanzo della Ciabatti altro non è che il grido di dolore di una ragazza in difficoltà, benché ricca e “amata”, la storia di una figlia incompresa, trascurata e ribelle e soffro per lei e con lei. L’indagine sul padre è il pretesto per indagare su se stessa e risolvere nodi del suo essere donna e madre di oggi. Ma di nuovo, l’autrice mi spiazza perché scrive che il racconto potrebbe essere per alcune parti finzione, non proprio tutto vero… e allora? Chi è Teresa Ciabatti? E poi l’ultimo capitolo, quando parla di sé e di adesso, di una donna che non trova pace e che si sente spesso sbagliata e inadeguata, un’adulta incompiuta, protagonista di niente, come si definisce lei stessa. Allora, ancora una volta disorientata, comincio a volerle bene. Il romanzo dunque pone tante domande, non dà risposte, offre solo un’infinità di ipotesi, lasciando le porte aperte a personali interpretazioni.

Un’ultima considerazione, ma di primaria importanza va fatta sullo stile narrativo: frasi brevi, semplici, a volte colloquiali, molti incisi con punti di domanda ad insinuare il dubbio su tutto quanto viene raccontato. Uno stile unico, originalissimo che rende la pagina della Ciabatti riconoscibile al primo sguardo e che regala ad una trama, tutto sommato poco avvincente, un tocco di eccezionalità.

E dopo tanti dubbi e incertezze sul libro, mi è finalmente chiaro che il romanzo della Ciabatti è imperdibile e ve lo consiglio caldamente. E mi sarebbe piaciuto che avesse vinto il Premio Strega 2017.

p.s.: per chi non l’avesse visto, segnalo l’articolo che l’autrice ha pubblicato sul Corriere della Sera all’indomani della sua sconfitta al Premio Strega. In perfetto stile Ciabatti!

http://www.corriere.it/cultura/17_luglio_07/premio-strega-teresa-ciabatti-racconto-e0d94196-631c-11e7-8724-0d53d361406e.shtml

 

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