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Mercoledì, 12 Giugno 2019 15:25

LONTANO DA CRUM, Lee Maynard, Mattioli 1885

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Amo gli scrittori americani, non potevo dunque lasciarmi scappare il toccante memoir di Maynard, pubblicato negli Stati Uniti nel 1985 e ora proposto nella bellissima veste grafica dell’editore Mattioli 1885, dove l’autore racconta di Crum, la cittadina della West Virginia al confine col Kentucky, dove è nato e vissuto.

La voce narrante è di Jesse Stone, un adolescente che vive praticamente solo e che ci racconta la sua vita nella città natale che poco o nulla offre ai suoi abitanti. Il libro è diviso in capitoli raggruppati per stagioni e dura un anno: inizia d’estate e finisce l’estate dopo, in un periodo non ben definito del secolo scorso. Jesse e i suoi amici fanno del loro meglio per far passare il tempo, inventandosi avventure e birichinate varie, che spesso si tramutano in veri e propri guai. Non sono monellate del tutto innocenti, anzi, e se d’estate i ragazzi si accontentano di nuotare nel Tug, il fiume che separa lo stato dal Kentucky, litigando coi ragazzi sull’altra sponda del fiume, in inverno, ad esempio, rapinano un camion di carne o fanno saltare in aria una latrina… Ogni capitolo, un’avventura diversa, un tassello per meglio conoscere e apprezzare il giovane protagonista. Sì perché Jesse, anche se apparentemente potrebbe essere definito un piccolo mascalzone, ha una sua moralità, è onesto e pieno di buoni sentimenti. I pochi adulti citati appaiono poco, sono spettatori, spesso vittime degli scherzi di Jesse e dei suoi amici. E poi ci sono le ragazze, i primi palpiti d’amore tra i ragazzi del gruppo e le prime irrefrenabili voglie di sesso, dove secondo me l’autore dà il meglio del romanzo, descrivendo perfettamente l’emozione degli adolescenti di fronte al grande mistero dell’amore e della sessualità.

Il linguaggio di Maynard è crudo, secco, spesso volgare, esattamente quello che ci si aspetta possa essere adottato dal racconto di un adolescente. Eppure sono quasi poetiche le parti dove il protagonista esprime, nonostante tutto, il suo grande amore per la città che Jesse/Maynard nel finale abbandona per sempre, ma alla quale è profondamente legato.

Ve lo consiglio? Sinceramente le tante avventure raccontate, una dopo l’altra, mi hanno un po’ annoiato durante la lettura, ma una volta terminato, il romanzo rivela tutto il suo potenziale, rimanendo ben impresso nella mente e lasciando dietro di sé, dopo l’ultima pagina, la gradevole sensazione di aver letto un gran bel libro. Quindi sì, ve lo consiglio!

 

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Letto 1615 volte Ultima modifica il Lunedì, 21 Giugno 2021 10:17

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